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Si sta diffondendo una brutta abitudine, che è quella di fare propaganda con “presunti” sondaggi, (l’ultimo evocato da Fabio Filippi) ovviamente dando i numeri (è proprio il caso di dirlo) a ruota libera, in maniera del tutto difforme dalla realtà, e, sembrerebbe, facendo finta di non sentire quello che dice la gente in giro. Sono sparate a mezzo stampa che inducono un sorriso e lasciano il tempo che trovano. Non ci sarebbe nulla di male, anche se molti si chiedono se è intelligente parlare ancora di queste cose, visto che tra 3 settimane si aprono le urne. Non ci sarebbe niente di male, si diceva, se non esistesserò però norme ben precise sulla diffusione dei sondaggi politico-elettorali, che mi pare alcuni candidati o ignorino, o facciano finta di ignorare. La legge recita

i risultati dei sondaggi elettorali possono essere diffusi soltanto se accompagnati, in forma leggibile, dalle seguenti indicazioni, che devono essere rese contestualmente disponibili, nella loro integralità, sull’apposito sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri – www.sondaggipoliticoelettorali.it

Risparmio tutte le indicazioni che riguardano le precise modalità di effettuazione degli stessi. Altrimenti, si legge ancora “si tratta di sondaggio non rispondente alle prescrizioni di legge”.
Cioè fuffa, aria fritta, vagheggiamenti, forse toccatine scaramantiche per allontanare dai propri pensieri quello che sta accadendo a Reggio Emilia.
Ma il 7 giugno è vicino, è vicino per tutti.
Anche per chi da i numeri.

l’articolo su “L’informazione di Reggio Emilia” – 17 maggio 2009

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