Mafie a Reggio Emilia, la sinistra la fa troppo semplice

Troppo semplice tacere quello che è successo giovedì scorso in Provincia sul tema delle infiltrazioni mafiose nella nostra Provincia, relegando il tutto al documento finale condiviso.

La verità è che, pur condividendo il nostro documento  originario sull’operato di Falcone e Borsellino, unico a sollevare il problema delle mafie sul nostro territorio – il capogruppo PD Croci ha elogiato senza riserve l’operato del ministro Maroni -, il PD ha inteso proporne uno proprio,  infilandoci condoni, scudo fiscale, e altre cose che poco hanno a che fare con la mafia a Reggio Emilia, giusto per renderlo “invotabile” da parte di tutto il Consiglio.

E oggi la Masini scrive che vuole “unire”? Ma ci faccia il piacere !

Mentre Sonia Masini era impegnata in un “dico non dico”, con uno dei soliti supponenti interventi da maestrina,  sostenendo che occorre studiare, capire, verificare la portata del problema, non fare allarmismi (c’è la registrazione a disposizione), nel frattempo si stava predisponendo un documento, a mio parere sufficientemente risolutivo,  che riprendeva argomentazioni già sostenute più volte dalla Lega Nord, e dal sottoscritto in Consiglio, che per un cavillo procedurale (a mio parere strumentale) non mi è stato permesso di sottoscrivere.

Perché intendevo sottoscriverlo? Perché, solo per dirne una, si sosteneva il problema dell’invenduto immobiliare a Reggio Emilia, cosa che stranamente però non sta fermando i cantieri: un tema già ripreso più volte dalla Lega Nord, e si richiedeva un Consiglio Straordinario sul tema delle infiltrazioni mafiose, segno che il problema esiste ed è ben presente nel nostro territorio.

Sapere che il Consiglio Provinciale vota unanimemente una posizione da sempre sostenuta dalla Lega Nord, è per noi motivo di soddisfazione.

Bene arrivato PD: meglio tardi che mai !

l’articolo su “L’informazione di Reggio Emilia” – 16 novembre 2010

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