Tutino ci da ragione sui rifiuti campani, ma si incarta nei distinguo
Innanzitutto i fatti: Tutino pare proprio che abbia sposato le nostre tesi sulla contrarietà allo smaltimento dei rifiuti della Campania nella nostra provincia.
Ma l’assessorino Tutino è in ambasce, dare ragione alla Lega Nord è un problema, e allora fa dei distinguo, relegando un argomento così complesso come quello della gestione dei rifiuti sul territorio ad un paio di battute da Bar dello Sport.
“Voi dal Veneto inquinate la Campania” tuona Tutino. Mi auguro che qualche ente locale veneto quereli l’acerbo assessore, che farebbe bene ad allargare le suo fonti di informazione al di là delle chiacchiere al momento del caffè, o del guardare Saviano in televisione. Ed evitare di dire castronerie.
E a proposito di Veneto, parliamo ad esempio di Treviso, e del consorzio Priula, tanto per citare un caso, che raccoglie 24 comuni della provincia e gestisce l’intero, e sottolineo intero, ciclo dei rifiuti urbani di famiglie, aziende ed enti pubblici, sia tramite raccolta porta a porta che mediante 25 ecocentri, che gestiscono le altre frazioni di rifiuto urbano: dagli ingombranti agli apparecchi elettrici ed elettronici, dai rifiuti pericolosi agli inerti.
E’ questo che intende l’assessore quando dice che “metà dei rifiuti urbani sono lasciati al mercato privato, lo stesso che ha riempito le discariche del sud”?
Forse invidia, io personalmente li invidio molto, i numeri di questa realtà, che riassumo: differenziata media del 78,11% nel 2008, riduzione della produzione procapite di rifiuti da 440 kg/abitante anno nel 2000 a 369 kg/abitante anno nel 2008, ed, in particolare, di quelli non riciclabili, il secco non riciclabile passa da 321 kg/abitante anno nel 2000 a 80,79 kg/abitante anno nel 2008.
Quando dice che la gestione dei rifiuti a Reggio Emilia è pubblica, immagino che ricomprenda nel pubblico anche i colossi cooperativi che fanno da sempre business con i nostri rifiuti.
La differenza è che per noi l’equazione privato = delinquenza, al contrario di Tutino, è semplicemente cretina, fino a prova contraria, a prescindere dalla veste giuridica del privato (cooperative, spa, etc .).
Sarebbe anche il caso che l’assessore si mettesse finalmente a fare l’assessore, e non il capopopolo, altrimenti avrebbe dovuto candidarsi consigliere provinciale e farsi eleggere capogruppo al posto del buon Croci; Ilenia Malavasi, tanto per fare un esempio, ha modificato completamente il suo approccio nei confronti del Consiglio da quando da capogruppo è diventata assessore: non condivido le tesi della Malavasi, ma apprezzo il modo in cui interpreta il suo ruolo, cosa che dovrebbe fare anche Tutino.
Sul nostro odg attendo il voto a favore del gruppo del PD, a sostegno della posizione dell’assessore.
Ma immagino già che verrà presentato un documento alternativo, nel quale sosterrete la nostra tesi, premettendo però che la Lega deve sparire e il governo dimettersi: ormai siete diventati banali e avete relegato anche voi la politica alle chiacchiere da bar.
Capogruppo Progetto Reggio
Consiglio Provinciale
di Reggio Emilia
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