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La Lega Nord, in questo pasticcio sulle Province combinato dal Governo Monti, che intende cancellare norme costituzionali per Decreto, rivendica con orgoglio la propria coerenza dimostrata a tutti i livelli istituzionali, senza deflettere dalla propria posizione, concordata all’unanimità in seno all’UPI – Unione Province Italiane -.

Prova ne è che il 27 gennaio la Lega Nord ha presentato un ordine del giorno alla Camera, che alleghiamo alla presente con il resoconto della votazione, ricalcando l’odg dell’UPI, ed è stato l’unico Partito a votare ovviamente a favore dello stesso, in perfetta coerenza, come si diceva, con la ormai nota posizione della Lega, che è per il mantenimento delle Province, attribuendo alla Regione, e non più allo Stato, il potere di istituire o modificare le circoscrizioni provinciali in base ad alcuni parametri relativi alla popolazione e all’entità del territorio.

Altri vorrebbero attribuirsi meriti di coerenza, ma facciamo subito chiarezza su una cosa: Rifondazione sta orgogliosamente in maggioranza in Regione, dove tesse le lodi del Governo Monti e della sua politica, ivi compreso il decreto “salvaitalia” o “sopprimiprovince”, e ciò costringe a strane acrobazie in provincia per giustificare un voto contrario pur sostenendo di non volere l’abolizione delle stesse.

Idv vota per lo svuotamento delle Province, ma governa allegramente le stesse piazzando assessori.

UDC semplicemente non ha letto il decreto “salvaitalia”, poiché sostiene che si tratta solamente di riorganizzare un po’ le province, mentre in effetti, solo per dirne una, in base a quel decreto in Provincia non si sarà più eletti, ma nominati dai partiti: capisco che uno scenario del genere sia succulento per i seguaci di Casini, abilissimi a piazzare le proprie pedine  con la vecchia politica dei 2 forni.

Tolto ciò, resta il caso di un PDL che sottoscrive e vota a favore dell’odg basato sul documento UPI, presentato in Provincia – con una unica defezione basata su motivazioni oggettivamente “speciose” – mentre alla Camera dà indicazione di votare contro lo stesso, pur con delle defezioni minoritarie rispetto alla consistenza del gruppo.

Addirittura eclatante il caso del PD che alla Camera vota in modo monolitico contro lo stesso odg che viene invece sottoscritto dalla Masini, da Chierici, Presidente del Consiglio, dal capogruppo del PD, e votato in Provincia in modo semi totalitario, con 2 uniche defezioni che hanno dovuto motivare il proprio voto in dissenso dal gruppo.

In un passo dell’odg presentato in Provincia si chiede “ai Parlamentari del territorio di farsi promotori in Parlamento di iniziative volte a garantire l’esistenza delle Province”; evidentemente alcuni partiti hanno difficoltà di comunicazione al loro interno, poiché sia gli on. Castagnetti e Marchi (PD), che l’on. Barbieri (PDL) hanno espresso un voto convintamente contrario alle tesi dell’UPI, le stesse sottoscritte da Masini e gruppo PD e PDL in Provincia.

L’allegato della seduta alla Camera richiamata nel comunicato:
ODG presentato alla Camera

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