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Progetto del nuovo Polo Scolastico di Via Rosselli

Come altro definire le sparate di Sonia Masini sul piano di riorganizzazione degli istituti secondari della Provincia? Con conseguenti piagnistei sulle casse vuote, cosa quanto mai strana, forse alla Presidente nascondono l’entità delle entrate locali tra tassa di trascrizione, RCA auto, e altre minori che comunque portano il totale tendenzialmente a 30 milioni all’anno. E con che logica si afferma “noi investiamo sulle scuole” scrivendo due righe sotto “le casse della Provincia sono vuote”? O non investi, o hai i soldi per farlo, tertium non datur.
Freschi di commissione, dove la Giunta si è degnata di dare delucidazioni, ovviamente solo dopo avere svolto una conferenza stampa, tenendo come sempre in secondo piano i consiglieri, ci siamo fatti qualche idea più precisa sulla questione, ma molti dubbi sono rimasti.

Polo Scolastico di Via Rosselli: sezione

Dov’è la programmazione dei 30 milioni di € che vengono buttati lì sul tavolo senza specificare nemmeno l’arco temporale e le finalità? Stranezza tutta reggiana, visto che le previsioni nazionali del MIUR danno la popolazione scolastica di II grado in leggero calo per il prossimo anno.
Dei 45,5 milioni, scagliati in modo roboante sulla stampa, ne restano, con una parvenza di concretezza, 15,5, dei quali 3,5 per presunte opere di prima necessità conseguenti al piano di razionalizzazione e accorpamenti previsti dalla riforma Gelmini (consentiteci di avere dei dubbi sul fatto che una razionalizzazione, che comporta risparmi, induca spese in più): questi 3,5 milioni sono già previsti a bilancio, e l’assestamento ci verrà illustrato martedì prossimo in Commissione.
Per i 12 milioni della nuova realizzazione del Polo scolastico di Via Rosselli, la presunta prima scadenza è quella del primo stralcio di 5,2 milioni, per circa 20 aule: la programmazione totale di investimenti del biennio sarebbe comunque ampiamente sotto la media annua degli investimenti degli ultimi 2 anni (la Provincia di Reggio ha sempre pianto miseria, ma gli investimenti si sono sempre fatti, segno evidente che le lamentele sono propaganda senza corrispondenza nella realtà).
La verità è che il massiccio piano di investimenti presentato dalla sconsolata Masini prevede, cosa non chiaramente emersa sinora, di realizzare opere di proprietà, e non più in affitto, come invece risulta oggi in parecchie scuole della Provincia. Se in famiglia nasce un figlio, e si decide di comprare casa non stando più in affitto, sarebbe scorretto dire che fare un figlio comporta un investimento da centinaia di migliaia di €.
La stessa scorrettezza della Masini.
Quindi gli investimenti non sono conseguenza della riforma del Governo, ma di una dissennata politica degli ultimi anni, che ha preferito convegni, astratto marketing territoriale, biennali del paesaggio, fondazioni completamente ignorate dai privati, agli investimenti immobiliari in edilizia scolastica, che avremmo condiviso.
Questa la verità, il resto, cara Masini, è fuffa.

Stefano Tombari
Presidente Gruppo Lega Nord Padania

Francesca Carlotti
Consigliere Provinciale Lega Nord Padania

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