Matilde Spa: avanti con le incoerenze e i percorsi poco chiari
Parlando della Matilde Spa, non si può non partire da una vecchia frase della Masini in Commissione, di cui ho registrazione: “la conservazione della memoria medioevale è l’emergenza della Provincia di Reggio Emilia”: di qui si dipanano tutte le ennesime incoerenze anche in questo tema, probabilmente perché quando si parla di percorsi matildici qualcuno perde la lucidità.
E ci poniamo delle domande.
E’ giusto che la Provincia, oltre ad essere socia di assoluto controllo della Matilde Spa, preveda per essa contributi per così dire “paralleli”, cioè non in quanto socia ma in quanto istituzione? Non è un modo per rendere più difficile la visione di assieme di tutto il deficit della società? Nel bilancio quel denaro verrà iscritto come contribuzioni da terzi, o cose del genere, ma in effetti è una copertura delle perdite da parte del quasi unico socio, visto che ha rastrellato le partecipazioni dei privati e degli altri enti pubblici?
E’ giusto che si intervenga nei confronti di un patrimonio, per il quale si cerca una destinazione nell’area del privato? Il “concept ricettivo” è una struttura alberghiera o simile, e non credo proprio rientri nelle finalità dell’Ente Provincia, tanto è vero che si parla di “tentativi ripetuti di convogliare investimenti privati, che finora non hanno prodotto i risultati auspicati”: un simile trattamento (coprire fino al 40% delle spese di gestione) viene adottato nei confronti di tutti i soggetti della Provincia che svolgano la stessa attività, o solamente nei confronti della Matilde Spa, casualmente di proprietà della Provincia?
Ma sempre tornando a quanto detto prima, e cioè ai tentativi ripetuti di convogliare investimenti privati, come mai oggi si cerca il coinvolgimento dei privati, e ieri (un anno e mezzo fa) la provincia ha acquistato da privati e altri enti pubblici le partecipazione azionarie? Era già al 60%. È salita oltre i due terzi: il possesso di due terzi delle azioni in una spa consente la possibilità di gestire l’assemblea straordinaria, che può assumere, tra le altre decisioni di natura appunto straordinaria, quella di liquidare l’immobile o modificarne la destinazione in modo anche drastico.
Cosa sta finanziando in effetti la Provincia? Lecito chiederselo, visto che non si sa ancora che fine farà Montefalcone.
Credo proprio che la Commissione Controllo e Garanzia della Provincia, di cui il sottoscritto è Presidente, convocherà i vertici della Matilde Spa per un aggiornamento della situazione.
Capogruppo Progetto Reggio
Consiglio Provinciale
di Reggio Emilia
tags
koinos interrogazione area nord scuola fiera ceramiche statale 63 lega nord mafia interpellanza elezioni 2009 palazzo allende IRIS lavoro cerreto sicurezza global service federalismo fiscale bilancio reggio emilia comunicati TAV appalti biennale del paesaggio collagna energia cultura canossa rifiuti islam PTCP fotovoltaico immigrazione odg indebitamento cortei stazione mediopadana PSC montagna provincia tibet gabellina matilde spa criminalità alessandriarchivio articoli
- giugno 2014 (1)
- luglio 2013 (1)
- giugno 2013 (3)
- maggio 2013 (2)
- aprile 2013 (3)
- marzo 2013 (1)
- luglio 2012 (1)
- aprile 2012 (1)
- febbraio 2012 (3)
- novembre 2011 (2)
- ottobre 2011 (4)
- luglio 2011 (7)
- giugno 2011 (6)
- maggio 2011 (1)
- aprile 2011 (1)
- marzo 2011 (2)
- febbraio 2011 (4)
- gennaio 2011 (3)
- dicembre 2010 (6)
- novembre 2010 (1)
- ottobre 2010 (4)
- settembre 2010 (2)
- luglio 2010 (1)
- giugno 2010 (1)
- aprile 2010 (4)
- dicembre 2009 (1)
- ottobre 2009 (1)
- settembre 2009 (1)
- agosto 2009 (1)
- luglio 2009 (2)
- giugno 2009 (2)
- maggio 2009 (3)
- aprile 2009 (2)
- marzo 2009 (3)
- gennaio 2009 (2)
- dicembre 2008 (3)
- novembre 2008 (1)
Segui: