Parco Nazionale: PDL aggrovigliato

Non posso non replicare ad alcuni esponenti del  PDL, che sul tema della nomina di Giovanelli si ingarbugliano nei distinguo, davvero di poca sostanza: la matematica non è un’opinione, lo  sanno bene Pagliani e Filippi, che invito a richiamare gli incompetenti e acerbi esponenti  della montagna ad analisi politicamente e aritmeticamente più lucide e, perché no, rispettose; a Filippi poi ricordo che tutte le nomine passano in Commissione, per legge,  con un sistema di votazione segreta “a palline”,  contro la quale ci siamo sempre espressi, si informi.

Ogni votazione segue il suo iter, e alla Camera i numeri sono quelli citati: Lega Nord ha annunciato ufficialmente il suo voto, e la stessa cosa ha fatto l’UDC, se il PDL ha votato contro la nomina sarebbe sufficiente un comunicato stampa del capogruppo Chiglia, ma tutto ciò passa in secondo  piano se si considera un fatto incontrovertibile: le 4 assenze del PDL, che hanno consentito a Giovanelli di avere la maggioranza dei voti, e che avrebbero altrimenti impedito tale risultato: spero che in montagna vendano ancora i pallottolieri.

Alessandri è Presidente della Commissione Ambiente, e ha proposto più volte di modificare la legge 394 del 1991; non risulta peraltro che  Stefania  Prestigiacomo,  che è stata Ministro  dell’Ambiente PDL per mezza legislatura, abbia mai portati in CDM la proposta di modifica della legge istitutiva del Parco Tosco Emiliano, pur avendone la facoltà. Come mai?  Lo spiego io all’imberbe consigliere montano, perché dietro queste nomine ci sono sempre stati  accordi consociativi, in base ai quali al PDL l’attuale assetto del Parco sta bene così, compensato da altre posizioni in altre aree del paese: nella stessa giornata sono passate in Commissione altre 2 nomine, forse informarsi anche su quelle potrebbe essere illuminante per qualcuno.

Se il PDL vuole continuare ad argomentare, e a farsi del male, sono solo sue decisioni, attendo con curiosità i prossimi teoremi.